Due donne, vento, madre e figlia, vento, papaveri in un campo, vento, tre donne, vento… sorpresa!
Une playlist, c’est comme un journal intime.
Je partage quelques musiques simples, quelques notes de piano et une touche d’électronique. J’espère que vous les aimerez et que vous pouvez vous détendre un peu : peut-être, elles seraient d’aide pour ranger les pensées. Je remercie Barbara Monti pour ses mots inspirées et les vidéo makers qui m’ont permis d’utiliser ces films.
I share some simple music, some piano notes and a touch of electronics. I hope you will like them and that they will help you relax a little and, perhaps, align some thoughts. I thank Barbara Monti for her inspiring words and the video makers that allowed me to use these films.
Sous la pluie
Le véritable voyage de découverte ne consiste pas à chercher de nouveaux paysages, mais à avoir de nouveaux yeux.
(Marcel Proust)
racines
Nous naissons tous fous. Quelques-uns le demeurent.
(Samuel Beckett)
jour
On voyage pour changer, non de lieu, mais d’idées.
(Hippolyte Taine)
longuement
Qui vit sans folie n’est pas si sage qu’il croit.
(François de La Rochefoucauld)
Un Podcast per riappropriarsi degli spazi urbani
Reggiolo in cuffia è una guida multimediale del paese di Reggiolo e la puoi ascoltare, guardare e toccare gratuitamente scaricando l’applicazione “Izi Travel” sul tuo smartphone, o ascoltare come un podcast ovunque ti trovi.
Giovanni ti accompagnerà in questo percorso sonoro di 17 tappe e grazie all’aiuto delle persone che incontrerà lungo il cammino, ti racconterà i luoghi nei quali vive con la curiosità e lo stupore di quando ci si accorge che nel proprio giardino è sbocciato un fiore nuovo. Seguilo e preparati a scoprire il suono, la voce e l’essenza di Reggiolo.
In Reggiolo in cuffia hanno interpretato loro stessi Anna Battini, Fulvio Casella, Giovanni Fava, Alberto Ferraresi, Vittorio Piva, Maria Puglia, Roberto Rinaldi, Elena Storchi, Adelmo Torelli, Maurizio Torreggiani e i ragazzi del muretto.
Sono anche intervenuti Anna Aldrovandi, Silvia Ancelotti, Nicola Costa, Augusto Troni. Per i restanti suoni, rumori e voci ai quali non siamo riusciti a dare un nome e che amabilmente ringraziamo, lasciamo a voi la libertà di immaginarne le sorgenti.
Le musiche sono state composte da Alessandro Pivetti e eseguite da Devis Ferrari, Cristina Lasagna, Marcella Marmiroli, Deborah Sironi, Matteo Vaccari e Alessandro Zanoli.
Le fotografie sono state scattate dai membri Circolo Pixel Reggiolo guidati da Vanni Borghi che ha curato il laboratorio “Saluti da Reggiolo”.
Le forme (digitali, su carta e Corten) sono state disegnate da Elisabetta Spaggiari. La segnaletica di RIC è stata ideata in collaborazione con Martina Magnani e realizzata da Officine Falavigna Spa.
La cura, la regia e il montaggio sono di Giovanni Fava con il prezioso supporto di Laura Pazzola, Elisabetta Spaggiari e Jonathan Zenti.
RIC è un progetto di Deus ASD vincitore del bando GPT sostenuto da Regione Emilia Romagna, IBC, Comune di Reggiolo, Pro loco, Impresa edile GMP e divenuto realtà grazie alla partecipazione di Anna Aldrovandi, Pietro Bertazzoni, Antonio De Monaco, Ludovica De Monaco, Marianna Facchini, Giorgia Leardini, Martina Magnani, Alice Petocchi, Ilaria Piccagli.
Un sentito grazie a Marco Musi e Deus Staff, circolo musicale G. Rinaldi, Officine Falavigna, associazione parco dei salici, Centro sociale “Nino Za” e ai tanti che con entusiasmo incondizionato si sono prestati per realizzare questo progetto.
E’ per merito di queste persone se l’idea di RIC si è trasformata in qualcosa di reale e condiviso che appartiene a tutti.
Double Exposure – Gianni Vancini and Alessandro Pivetti
A duo concert to rediscover an instrument and his repertoire – the saxophone – always present in both worlds, classical and jazz. Great composers that were able to combine two different worlds that could seem different, but only in surface. Saxophone mixed with the piano, for a classical and jazz meeting. A music journey long more than a century, going from Paul Bonneau, Phil Woods and Astor Piazzola, to some original pieces from Pivetti and Vancini.
Pubblicato nuovo libro per Erickson
Marina Ielmini e Alessandro Pivetti
La musica aiuta a crescere
Perché un avvicinamento precoce alla musica favorisce sia lo sviluppo cognitivo che lo sviluppo emotivo-sociale del bambino
25 novembre 2020
Il processo evolutivo di un bambino è costituito da progressive conquiste di abilità, che sono sostenute, oltre che dalla maturazione fisica, anche da un graduale sviluppo cognitivo e sociale. L’esperienza musicale vissuta già a partire dai primissimi anni di vita del bambino può aiutare a porre le basi e a influenzare significativamente le successive conquiste linguistiche, relazionali e cognitive.
La musica rappresenta infatti un canale comunicativo vicino al bambino: è un elemento facilmente utilizzabile anche come comunicazione informale (si pensi al diverso utilizzo della voce, delle espressioni facciali, del corpo in movimento).
Attraverso la sperimentazione musicale, il bambino impara a produrre, a esporsi e a mettersi in gioco in prima persona. Inizia a differenziarsi dall’adulto di riferimento e a relazionarsi con personalità altre da sé.
Nella prima infanzia ogni suono può trasformarsi in strumento comunicativo, unico e privilegiato, grazie al quale entrare in relazione con l’altro.
Numerosi studi e ricerche hanno sottolineato l’influenza della musica nel processo di crescita del bambino, con riferimento specifico a due ambiti:
- cognitivo
- emozionale-sociale
Per quanto riguarda la sfera cognitiva, si è visto come, grazie alla pratica musicale, è possibile favorire lo sviluppo di memoria, concentrazione, attenzione, linguaggio verbale, pensiero logico, creatività, capacità discriminatoria, oltre che della decodifica dei codici utilizzati.
Per la sfera emozionale/sociale, la musica diventa invece un mezzo di espressione del proprio essere, favorisce l’acquisizione di regole sociali e dà la possibilità di mettersi in gioco; aiuta a superare i propri limiti e stimola a riconoscere, gestire ed esprimere i propri stati emotivi.
Tramite un precoce avvicinamento al linguaggio musicale si possono rafforzare nel bambino: la capacità di relazione intra e interpersonale; il senso di autostima e di fiducia; l’autonomia; il benessere personale e l’autoapprendimento; la motivazione ad apprendere; la padronanza delle emozioni. Si tratta di benefici che possono essere stimolati nel bambino attraverso una pratica musicale precoce: ciò però può avvenire solo partendo dalla conoscenza delle competenze e delle abilità dei piccoli legate nei diversi stadi di sviluppo. Senza tali conoscenze, l’adulto rischia di far vivere al bambino un’esperienza musicale vuota, forzata e non costruttiva, ottenendo come risultato l’allontanamento del piccolo dall’utilizzo consapevole e appropriato del mezzo musicale.
Musica e Teologia: l’oratorio “Christus” di F. Liszt.
L’idea di porre in dialogo musica e teologia non è una “scoperta” recente, appartenente in maniera esclusiva ai nostri tempi. Potremmo dire, anzi, che si tratta di una delle relazioni “interdisciplinari” più antiche e, da sempre, costituisce uno degli snodi centrali delle culture tradizionali. Tentare un’esplorazione musicale del mondo di Dio e vedere se, dove e come, possa, uno sguardo di fede, guidare la composizione di musica è un itinerario che ha affascinato molti artisti e pensatori. Sono numerosissimi gli studi che si occupano delle articolazioni esistenti tra rito e musica, tra esperienza “mistica” e ritmo, sia nell’ambito dell’antropologia culturale che in quello, più rigorosamente estetico, della storia della musica. Continua a leggere